Io e Valentina eravamo nella stessa classe al Master in Luxury and Fashion Management de Il Sole 24 Ore. Abbiamo frequentato le stesse lezioni ed entrambe siamo state coinvolte in progetti durante i 6 mesi di lezioni. Abbiamo un background diverso, io laureata in Ingegneria Gestionale e lei in Scienze Linguistiche e Relazioni Internazionali, ma siamo la prova che pur avendo lauree diverse e non provenendo da una scuola di moda, si riesce comunque ad intraprendere un percorso professionale all’interno del settore moda/lusso. Per completare il Master era necessario fare dei mesi di stage, oltre i 6 di lezione. Lo stage di Valentina è stato presso una nota azienda di moda, nel dipartimento di PR & Comunicazione. Con questa intervista vi raccontiamo la sua esperienza, partendo da come ha capito quale era il ruolo adatto a lei fino a spiegare di cosa si occupa in pratica chi fa uno stage in PR & Comunicazione. Alla fine Valentina vi darà consigli per avere successo durante il colloquio e riuscire ad ottenere la posizione dei vostri sogni.
1.Abbiamo entrambe studiato al Sole 24 Ore Il Master in Luxury and Fashion management, come mai hai deciso di frequentare questo Master?
Fin da piccola ho sempre avuto la passione per il mondo della moda. Sfogliavo le riviste e sognavo questo mondo. Mio padre e mio zio hanno una fabbrica tessile, mia nonna è sarta; ecco penso di avere questo settore nel DNA. Dopo la triennale, non volevo completare gli studi con una magistrale, perché erano tutte più orientate all’economia – e io ho sempre preferito le materie umanistiche – quindi ho deciso di fare direttamente il Master e seguire quella che è sempre stata la mia passione per la moda. Mi sono informata sui vari Master e alla fine ho scelto questo.
2. Credi sia necessario studiare almeno qualcosa relativo alla moda prima di poterci lavorare?
A volte mi sono sentita un po’ in difetto durante il Master, perché alcuni avevano già frequentato un corso sulla moda e sapevano un po’ più di teoria di questo mondo. Però sono l’esempio e la prova che con una laurea che non è relativa al mondo della moda, riesci comunque a poter far parte di questo mondo. Credo che la chiave sia la curiosità. Se sei curioso e hai voglia di conoscere, riesci a colmare ciò che ti manca.
Come hai capito quale era il ruolo adatto a te dopo il Master, quando hai dovuto iniziare a pensare al tuo primo stage?
La comunicazione è un mondo che mi ha sempre affascinato sin dai miei studi universitari. Non avevo un background economico perciò, un pò per paura, non ho intrapreso carriere come Buyer o Merchandiser. Ad ogni modo, il vero modo di capire cosa ti piace è provare, iniziare da qualche parte, perché solo così si può capire.
Di cosa si occupa chi fa uno stage nella comunicazione di un’azienda di moda?
In generale si occupa di organizzazione eventi, press day, movimentazione del campionario, rapporti con le testate, rassegna stampa, collaborazioni e endorsement con celebrities.
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Cosa hai imparato principalmente durante il tuo stage?
Ho imparato tantissimo, non ho mai fatto fotocopie o caffè, mi sono da subito messa in gioco.I primi mesi ero un po’ sconfortata, avevo paura di non aver fatto la scelta giusta per me. Ma poi ho aspettato, ho tenuto duro e le cose sono cambiate. Lo stage è molto utile e formativo perché ti aiuta a capire quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza.
Questa esperienza mi ha permesso di capire cosa realmente significhi lavorare nel mondo della comunicazione che mi ha sempre affascinato, ma che ho sempre studiato solo a livello teorico.
In questi sei mesi ho avuto la possibilità e il piacere di lavorare con persone non solo del mio Team, ma di potermi confrontare anche con altre realtà dell’area marketing.
Ho inoltre constatato l’importanza che oggi ha il ruolo del digital all’interno di un’azienda di moda in continua evoluzione.
- Cosa consigli a chi sta cercando uno stage nella moda e quale è l’approccio più giusto secondo te che funziona con le aziende per ottenere il posto?
Buttatevi e non scoraggiatevi subito se le cose non vanno bene dall’inizio. Al colloquio fatevi vedere sicuri di voi stessi e tirare fuori cosa vi spinge a candidarvi per quella posizione. Fate vedere che conoscete l’azienda. Io ad esempio sono andata in negozio prima del colloquio ed ho chiesto ai sales assistant informazioni sulla nuova campagna. Questo mi è tornato utile in sede di colloquio, quando mi hanno chiesto cosa ne pensavo del brand e delle ultime campagne ed ho potuto rispondere con dettagli più tecnici. Mostrate cosa potete dare all’azienda e di avere un obiettivo. Siate multitasking perché il mondo del lavoro è molto più dinamico e veloce rispetto a quello universitario.
